mercoledì 16 maggio 2018

PIGLIARU è come CIMABUE: UNA NE PENSA, NE COMBINA DUE!

PIGLIARU è come CIMABUE: UNA NE PENSA, NE COMBINA DUE!  

INIZIA LA SVENDITA  DEL PATRIMONIO TURISTICO SARDO AI CINESI...




Che in Sardinya avessimo la classe politica più inetta al governo della RAS era risaputo a tutti noi Sardi, e che fossero anche dei venditori di fumo lo sapevamo, non tanto per una visione politica  contrapposta per forza al PD, ma per la sola e concreta analisi delle azioni economiche mancate e il menefreghismo verso le problematiche profonde che affliggono la società sarda (disoccupazione ai massimi livelli in Italia e Europa, malasanità , abbandono dell'agricoltura e allevamento, politica inesistente  sul turismo e sulla archeologia) , onde per cui la sola visione meramente superficiale della realtà politica della RAS  risulta essere catastrofica;

Ora dopo aver già svenduto parte della sanità agli arabi con il Mater di Olbia,  lasciando sprovvista  la capitale sarda di un centro sanitario efficiente a favore del privato arabo , poi con la compartecipazione cinese al Centro ricerche di Pula, con il laboratorio misto fra Huawei e il Crs4,  ora si cimenta nella svendita del turismo nel sud Sardinya, ai cinesi della Holding Fosun.
Hotel e strutture turistiche da comprare, da costruire o da inventare. E posti che possono diventare miniere d'oro. Nella lista dei possibili investimenti ci sono anche ex arsenale (La Maddalena), aeroporti (forse quello militare di Cagliari) e Burgos. E addirittura collegamenti: i turisti cinesi potrebbero sbarcare nell'isola con un diretto Shangai-Sardegna. L'ipotesi di un ponte aereo intercontinentale non era mai saltata fuori. A suggerirla è stata Julia Gu, vice presidente della Holding Fosun, proprietaria di Club Med e di tanto altro, evidentemente convinta dal viaggio non proprio facilissimo per arrivare in Sardegna, per parlare con i vertici della Regione. Un consiglio che non ha lasciato indifferente Francesco Pigliaru: «Ci lavoreremo», ha detto il presidente.   lanuovasardegna
Mentre  il professorino , sorride  ai nuovi colonialisti pieni di soldi, immaginiamo cosa accadrà al turismo nostrano già in difficoltà per i costi eccessivi dei trasporti di cui la RAS e Giunta del PD e soci se ne fregano beatamente, inoltre sappiamo di quanto siano bravi i cinesi nell'emulare imitare il nostro artigianato le produzioni manuali di  tessitura così rinomate e belle, cosa accade alla nostra  filiera artigianale.
Come dice e suggerisce l'amico Alessandro  : "Hanno osservato e dato vita a imitazione del nostro artigianato, immettendo nel mercato prodotti che sono tutto fuorché prodotti nati dalle mani sapienti dei nostri artigiani "made in Sardinia", cercando di distruggere la creatività del nostro popolo.L'artigianato in Sardegna sta morendo, l'agricoltura e la pastorizia sono in ginocchio, le infrastrutture scarseggiano. Invece di cercare soluzioni, di proteggere e preservare la creatività, di dare speranza e dignità ad un popolo, "taluni" svendono tutto il patrimonio sardo, con tanto di catalogo!"
Ci pare di vederlo il presidente PIGLIARU mentre si accinge a prendere in mano il megafono per gridarci dentro, mentre gli astanti compratori si fanno attorno,  " ...prego signori , fatevi avanti che la Sardinya è in vendita a prezzi stracciati, venite e prendetevi tutto quel che vi pare.."
Il gruppo Fosun non scherza. È un nome serio. Anche finanziariamente: può vantare un fatturato di 14 miliardi di euro con un utile di 1,7 miliardi l'anno. Alla guida del Cda c'è un imprenditore, il fondatore, che si chiama Guo Guangchang, 51 anni. Nel suo impero c'è un po' di tutto. Sembra un governo con i ministeri: salute (ospedale e farmaci), turismo (club Med e partecipazioni alla Thomas Cook) e sport. Soprattutto calcio: la squadra dei Wanderers è neopromossa in Premier League e giocherà il prossimo anno con Manchester, Liverpool e tutto il top del calcio inglese. 
Ieri il gruppo si è presentato a Cagliari con tre delegati: oltre la vicepresidente c'erano il direttore degli investimenti Bruce Zhou e un altro rappresentante del colosso, Elmer Cai. Dall'altra parte del tavolo Pigliaru e il vicepresidente Raffaele Paci. In mezzo a loro uno schermo collegato a internet per andare subito a vedere posti e possibilità. Ad esempio, nelle battute finali dell'incontro è comparso sul monitor il porto canale di Cagliari. Ma la delegazione vuole vedere i siti anche da vicino. E infatti ha cominciato un tour che andrà avanti sino a domani. Ma non solo per vedere genericamente le bellezze della Sardegna. Ma per studiare ipotesi concrete di investimentolanuovasardegna 
 Non che non ci piacciano gli investimenti esteri nella nostra terra, ma dobbiamo sapere che il signor Pigliaru  potrebbe trasformare la Sardinya in un "Eldorado"  semplicemente applicando la legge esistente sulla Zona Franca, ma  da buon professore stipendiato e benestante al servizio di
"Roma Ladrona" si ostina a disattendere le aspettative della micro, piccola e media impresa sarda e pure italiana,  ne impedisce il suo sviluppo , espansione e ripresa per caparbia e indolente incapacità di ascolto e di azione di un fattore enorme come questo della Zona Franca.

L'esasperazione di fronte a tanta ipocrisia e ostinazione di fare il proprio dovere  al servizio dei sardi ci induce a chiedere a viva voce  l'intervento della magistratura sarda affinché rivolga la sua attenzione a questi comportamenti illegali nella disapplicazione di una Legge Nazionale e pure Regionale  sulle ZONE FRANCHE  e i PUNTI FRANCHI, che giacciono fermi e disattesi da almeno un ventennio!

Inoltre da non dimenticare come ha ben detto la Dr.sa Randaccio,  parlando delle Zone Franche , afferma : " Sono tutte vendite NULLE ...perché nelle zone franche gli stranieri non possono comprare ..svegliamoci e denunciamo la truffa della Regione.."



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COMPRENDERE LA QUARTA TEORIA POLITICA DI DUGIN

COMPRENDERE LA QUARTA TEORIA POLITICA DI DUGIN

FRANCESCO MAROTTA
GEOPOLITICA
SA DEFENZA 






In questo scritto, vogliamo analizzare e provare a dare una chiave di lettura della “Quarta Teoria Politica” del filosofo e saggista Aleksandr Gel’evic Dugin. Non mancheranno degli spunti di riflessione come ha scritto lo stesso Dugin, trattasi di un “cantiere aperto”, accessibile a tutti ed in fase di osservazione e studio. Nella seconda edizione dell’opera, pubblicata da Nova Europa Edizioni il 1 novembre 2017, troviamo dei testi inediti e la Prefazione scritta dell’autore per il pubblico italiano. L'introduzione dell’editore a cura di Luca Siniscalco, invoglia a comprendere l’ispirazione ermeneutica di Dugin, i suoi studi antropologici, sociologici, filosofici, dell’economia, della geopolitica, delle civiltà e dei tempi in cui viviamo. Anche se non ci convince pienamente… Un primo doveroso e sentito ringraziamento va a Camilla Scarpa.

Metastoria e Quarta Teoria Politica


Il corso degli eventi storici che ha sancito la fine della Modernità e l’inizio della post-modernità, spesso viene interpretato quale fosse una linea retta che contempla un approccio riguardante il futuro mai improntato sull'avvenire, bensì su ciò che possiamo scorgere e che è di lì a poco a venire. La lettura del passato, viene mortificata dall'adorazione di uno e più periodi storici, quando nulla nella Storia si è mai riproposto in maniera identica. Simile ma non identica. Comprendere il presente è sempre più difficile, poiché viene intrappolato dalla fenomenologia del presentismo e da «La Cultura del narcisismo», divenendo pressappoco un oggetto inanimato del solipsismo del desiderio — qui, ora e subito — che va ad aggiungersi al condizionamento della futurologia contemporanea. A distanza di anni dal 9 novembre 1989, la data dell’abbattimento del Muro di Berlino, la convinzione di impiantare le tre ideologie moderne, il liberalismo, il comunismo ed il fascismo, all'interno di una attualità, che non dimentichiamolo è dominata esclusivamente dal neo-liberalismo, spinse Dugin ad elaborare La Quarta Teoria Politica, intensa come il superamento delle ideologie dell’epoca moderna. La sua volle essere — lo è tuttora — una critica ed uno sprono a trovare un'alternativa al liberalismo e alla globalizzazione, privi di una visione ideologica. Nonostante il perdurare del nichilismo capitalistico dove però, è ancora possibile scorgere un’alternativa a questa visione del mondo.


La Quarta Teoria Politica e il Dasein di Heidegger
Riprendendo giustamente quello che ha scritto Luca Siniscalco nella sua Introduzione, capire la visione del proprio mondo richiede un esercizio che pochi hanno voglia di intraprendere, per il motivo che implica Fare i conti con se stessi. E questo, ancor prima di osservare scrupolosamente il modello geopolitico unipolare guidato dagli Stati Uniti e dai loro alleati occidentali; l’esempio di quanto l’Occidente sia in grado di auto-produrre un americanismo automatico, nonostante il declino del soft power sia evidente ovunque, i meccanismi che regolano l’economia di mercato della globalizzazione, la «società depressiva» e lo sfascio dell’ideologia neo-liberale. Insomma, prima di porre una critica serrata al «Pensiero Unico», dobbiamo necessariamente rafforzare il processo di completamento con il proprio Sè attraverso ciò che non è l’Io, individuabile nell'Altro; ovvero, in quelle realtà che non siano parte completa e non vogliono sottostare al nichilismo post-moderno. Presenti, anche in Nord America, in America Latina, in Medio Oriente, in Europa, in Asia, ecc… A tal proposito, il professor Dugin pone l’attenzione su l’uomo in quanto Dasein — l’Esserci, o Essere Qui — di Heidegger, libero dall'individuo empirico e conscio della categoria ontologica. Suggerendoci, nella Quarta Teoria Politica, una netta distinzione dalle tre ideologie della Modernità in quanto «è pluralista» e «crede nella molteplicità e nella diversità dei Dasein di ogni cultura e civiltà», per la motivazione che ogni società possiede il proprio Dasein, malgrado la Concezione del mondo neoliberale continui ad anteporre l’individuo al posto dell’uomo.


La teoria di un inizio aperta ad ogni contributo
Se il Dasein riveste il ruolo di “soggetto” della Quarta Teoria Politica, ognuno può cimentarsi nelle riflessioni che ritiene opportune. Per quello che ci riguarda, siamo propensi a pensare che il Dispotismo senza frontiere e il nuovo regime di libero scambio che cita in giudizio gli stati in tribunale, quando nei rari casi la Politica fa il proprio mestiere e fissa un argine alle de-regolamentazioni che gli impediscono di sfruttare al massimo gli investimenti a costo zero dai facili profitti, tutto sommato non sia poi così in crisi. Per riappropriarci della natura implicita del Politico che Dugin riprende dal filosofo Giorgio Agamben, il Politico o è verticale oppure non esiste, bisogna porre un occhio di riguardo al neo-liberalismo che pur di non scomparire, «orienta i suoi sforzi sulla forza di espandersi e contrarsi a seconda dell’utilizzo degli spazi perfino temporali, volgendo lo sguardo avanti e rifacendosi al passato». Ma contemporaneamente anche al Capitalismo, il quale pur di aumentare la sostenibilità del profitto, favorisce la dialettica dell’illimitatezza per giustificare ogni nefandezza possibile ed inimmaginabile. In breve, dobbiamo considerare l’ideologia liberale e del Progresso, la pastoia dottrinale di cui si serve il Capitalismo post-moderno e non il contrario.


La filosofia politica della Quarta Teoria Politica
Addentrandoci nel pensiero di Dugin, è possibile intravedere l’essenza della metapolitica che racchiude in sé le cose al di fuori della politica, al suo interno, nell'ambito dell’antropologia politica, diventando fonte di ispirazione per la Politica. Evidenziando, l’esistenza di un asse orizzontale della governance «che ha cancellato il nostro patrimonio di riferimenti politici per sostituirli con i termini tendenziosi del management» cui si contrappone un asse verticale dal basso verso l’alto, del popolo contro le élite. La Quarta Teoria Politica, intravede le storture dei «politici diventati biopolitici» e della Politica che da qualsiasi parte la si guardi, da destra come da sinistra, riflette le principali declinazioni del liberalismo politico. Ma soprattutto, vuole anche indicare che esiste un altro modo di intendere la Politica che esula dall'utilitarismo, dalla metodologia del “coaching” politico, della gestione-azienda e dell'economizzazione amministrativa della Politica. È un dato di fatto che il ritornello dell’ideologia dei diritti umani che impone un egualitarismo totalizzante senza riconoscere le differenze, convince sempre meno. Il mondo, contrariamente a quello che ha scritto Dugin, non si appresta ad assistere all'imminente Apocalisse e tanto meno, la post-modernità non somiglia al “regno dell’Anticristo”. Piuttosto…


Capire il momento storico che non è un continuum
Tralasciando l’ambito teologico, la comparsa del deismo, dell’ateismo e del materialismo delle «società monoteiste che erano influenzate dal razionalismo» citati da Dugin, dobbiamo fare un ulteriore ragionamento. Per comprendere a pieno la società della post-modernità, dobbiamo pensare ad una forma di liquidità quasi onnicomprensiva. Al giorno d’oggi, sono davvero pochi i popoli che riescono a sottrarsi da una governance in cui è mentalizzata nel profondo, l’idea che la società sia un qualcosa di diverso dal mercato (dal latino. sociětas -atis, der. di socius «socio»), senza rispettarne alla lettera il significato etimologico. Il dibattito verte sul tipo di «Comunicazione Emozionale» che intercorre tra la governance e la società: l’uomo non è più il bersaglio della programmazione della coscienza di un mercato, oppure, un consumatore famelico come negli anni ‘90. Da inizio secolo, è entrato a pieno titolo nel processo di produttività accelerata della logica della merce come fruitore non più subordinato. Questa mentalità è diffusa in ogni affranto delle società: trattasi ormai di un automatismo rispondente alle consuetudini umane. Il primo nemico è la società in quanto tale, e, la sua forma mentis non è circoscritta, al solo Occidente. Ed è per questa ragione, come ha scritto Dugin, dobbiamo fare il massimo sforzo per costruire «un’ontologia fondamentale e lo studio dell’Essere», lasciatici in eredità da Heidegger. Nell'insieme, trattasi di una congiuntura che non è irreversibile ma temporale. Sta solo a noi capire il «momento», facendo il possibile per sancire la fine.


Il concetto degli spazi e della geografia
Dal mondo unipolare a guida americana e occidentale, in realtà qualcosa è cambiato. Innanzitutto, abbiamo davanti ai nostri occhi un assetto internazionale sempre più multipolare, rappresentato in prevalenza dalle alleanze di Europa, Russia, Stati Uniti, Cina-India, Centro-Sud America, Giappone e Corea. La guida unica, quella del blocco dei Paesi aderenti al Patto Atlantico e l’intera civiltà occidentale che sotto la guida degli Stati Uniti diedero il via al mercato economico globale, sono costretti a rivedere i loro piani. Nel saggio che vi proponiamo e che molti di voi avranno già letto, emerge il configurarsi del Nomos della terra di smithiana memoria. Le potenze di mare, difensori della globalizzazione e della “Modernità liquidità”, si confrontano con un ritrovato senso di «Spazio» e le derivazioni del Nomos della terra, riaffiorano: la spinta primigenia del legame smarrito fra Ordnung e Ortung, dello stabilire un ordine, di ubicarlo e localizzarlo hanno rivitalizzato l’arcaica pulsione dell’occupazione del suolo. La Geografia dei luoghi, andata continuamente scemando per via dell’impossibilità di definire delle coordinate spaziali nell'epoca della globalizzazione, torna ad essere di primaria importanza. E con lei, la nozione di ethnos: intesa come «una comunità caratterizzata da omogeneità di lingua, cultura, tradizioni e memorie storiche, stanziata tradizionalmente su un determinato territorio», composta da tutte le distinzioni del caso ma nell'insieme, con molte più cose in comune, all'Origine, di qualsiasi altre.


La Grande Europa è la sfida alla globalizzazione
In ultimo, per lasciare al lettore un ampio margine di considerazioni sulla Quarta Teoria Politica e sui tanti argomenti del saggio, quali sono: il simbolismo — interessante—, l'escatologia dell’esistenza —apprezzabile—, l'ermeneutica —notevole—, senza tergiversare sui richiami alchemici dell’Introduzione di Siniscalco —ultimamente, pare siano di gran moda— che troviamo azzardati, preferiamo occuparci d’altro. E lo stesso discorso, vale per le argomentazioni sullo « spirito dell'angelomorfismo» della Quarta Teoria Politica ed «il sesso del soggetto di questa come il sesso degli angeli», descritto da Dugin. Francamente, non capiamo cosa c’entri con l’antropologia politica e la Teoria in questione. Cosa ben diversa dai pensieri espressi su una “Grande Europa” che de-occidentalizzata e sempre meno soggetta ad essere la periferia della centralizzazione americana potrebbe riscattare una sua autonomia, politica e culturale. Volgendo lo sguardo «ai suoi vicini, a Occidente, a Oriente e a Sud» , purché recuperi una forma di polo e/o ente con una visione d’Impero: tornando a Carl Smith, alla nozione di Grossraum degli «spazi» e delle regioni. Per concludere, pensando sia pertinente, quello che abbiamo scritto in “Il mondo multipolare e l’Italia dei giocolieri”: «I piccoli stati che si impegnano in un protezionismo sono ammirevoli ma, pressoché inefficaci nel neutralizzare le spire della globalizzazione, sono messi dinanzi ad una scelta: come ha scritto giustamente Alain de Benoist, essere una parte attiva di «spazi ampi “omogenei”, costituendo altrettanti poli politici, economici e civili», cioè della stessa natura e affini, oppure scegliere di continuare ad adattarsi agli eventi». Possiamo dire che è un nodo focale, parecchio importante, della Quarta Teoria Politica. Buona Lettura

http://sadefenza.blogspot.it/2018/05/comprendere-la-quarta-teoria-politica.html


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VOLONTARI SCANDINAVI HANNO PARTECIPATO A BATTAGLIE CONTRO ISIS A FIANCO DEL GOVERNO SIRIANO

VOLONTARI SCANDINAVI HANNO PARTECIPATO A BATTAGLIE CONTRO ISIS A FIANCO DEL GOVERNO SIRIANO


South Front 
Sa Defenza 


Fonte: Skandinavisk
Il 18 aprile, il sito di Skandinavisk frihet  ha pubblicato un'intervista dal titolo "Intervista esclusiva: Scandinavi che combattono contro l'ISIS". Secondo un volontario intervistato, la sua subunità "agiva in Siria durante l'inverno, la primavera e l'estate del 2017".
Skandinavisk frihet è un ente della destra Skandinaviska Förbundet in Svezia, fondato nel febbraio 2018.
Il volontario presentato come norvegese ha affermato che la subunità "scandinava" aveva ricevuto ordini dalle forze armate russe ed era stata inclusa nella struttura operativa delle forze filogovernative che operavano in Siria.

L'intervistato descriveva la subunità come una sezione di una fanteria a cavallo, che possedeva l'accesso a carri armati e armi pesanti. Gli obiettivi principali erano la raccolta di informazioni di sorveglianza, l'esplorazione dello schieramento nemico e il numero di forze di ISIS. La maggior parte dei membri proveniva da paesi scandinavi: Norvegia, Svezia e Islanda.

Secondo il volontario, la subunità scandinava ha anche ricevuto il sostegno dell'artiglieria russa durante le azioni contro l'ISIS.

L'11 maggio, l'agenzia di stampa norvegese AldriMer.no ha pubblicato un articolo "I norvegesi hanno combattuto in Siria dalla parte russa" citando l'intervista al sito di Skandinavisk frihet. Secondo AldriMer.no, il servizio di sicurezza della polizia norvegese (PST) ha risposto che la partecipazione dei cittadini norvegesi alle azioni militari straniere potrebbe essere soggetta a norme penali.

AldriMer.no ha analizzato le foto dei soldati norvegesi e scandinavi pubblicati da Skandinavisk frihet. I risultati hanno mostrato che alcune di quelle foto erano state scattate in aprile e maggio del 2017, a dimostrazione delle testimonianze del soldato. Tuttavia, altre foto erano chiare metadati.

Altre foto rilasciate da Skandinaviskfrihet:
I volontari scandinavi hanno partecipato a battaglie contro ISIS a fianco del governo siriano
Fonte: Skandinavisk
I volontari scandinavi hanno partecipato a battaglie contro ISIS a fianco del governo siriano
Fonte: Skandinavisk
I volontari scandinavi hanno partecipato a battaglie contro ISIS a fianco del governo siriano
Fonte: Skandinavisk
I volontari scandinavi hanno partecipato a battaglie contro ISIS a fianco del governo siriano
Fonte: Skandinavisk
I volontari scandinavi hanno partecipato a battaglie contro ISIS a fianco del governo siriano
Fonte: Skandinavisk
I volontari scandinavi hanno partecipato a battaglie contro ISIS a fianco del governo siriano
Fonte: Skandinavisk
I volontari scandinavi hanno partecipato a battaglie contro ISIS a fianco del governo siriano
Fonte: Skandinavisk


http://sadefenza.blogspot.com/2018/05/volontari-scandinavi-hanno-partecipato.html



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martedì 15 maggio 2018

DENUNCIATO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MATTARELLA, MINISTRO ISTRUZIONE FEDELI, SINDACO DI TIVOLI PROIETTI E ALTRI.

IN BASE ALLA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE 190 del 08/01/18 ESPOSTA DENUNCIA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, MINISTRO ISTRUZIONE, SINDACO DI TIVOLI , PER IL MANCATO ADEGUAMENTO DEGLI EDIFICI SCOLASTICI 

DA PARTE DELLA ASSOCIAZIONE DEI CONSUMATORI E ALBAMEDITERRANEA

SA DEFENZA

Sentenza Corte di Cassazione n°190 del 08/01/2018


ROMA, 02/05/2018

                                                                          Al Comando Stazione dei Carabinieri 
                                                                       Alla Procura della Repubblica competente
                                                                       Alla Alta Corte Penale Internazionale dell’Aia   
                                                                       Alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
                 Al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco
              Alla Sede Provinciale del Genio Civile
             Alla Sede provinciale della Protezione Civile

                                                                  E, p.c.  Ad  Altri

Querela/denuncia per il mancato adeguamento degli edifici scolastici di ogni ordine e grado i cui reponsabili (citati di seguito in calce), nel corso dei decenni, eludendo il dettato di numerose leggi nel testo citate (e non), e contraddicendo tutte le doverose cautele di garanzia, cura e tutela degli studenti,... ha edificato e/o manutenuto ed utilizzato edifici scolastici del tutto inagibili perchè carenti secondo molti profili, rendendoli luoghi a rischio e pericolosissimi, dove, ciononostante, gli studenti trascorrono intere giornate di studio ed apprendimento da lunghi decenni.

CONTRO :

1. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Valeria Fedeli e suoi predecessori;
2. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e suoi predecessori;
3. Il Presidente del consiglio dei ministri Paolo Gentiloni e suoi predecessori ;
4. Il Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin e suoi predecessori ;
5. Il Ministro per gli affari regionali con delega per le politiche per la famiglia Enrico Costa;
6. Il Sindaco Comune di Tivoli Sig.r Giuseppe Proietti;
7. Il Vice Sindaco Comune di Tivoli responsabile Lavori pubblici arch. Irene Vota;
8. I Responsabili della verifica della sicurezza antisismica ed altro dei plessi scolastici;
9. I Dirigenti e funzionari del Genio Civile competente per territorio;
10. E quant'altri coinvolti nei fatti qui descritti che si ravvisassero nel corso delle indagini.
      Per le ipotesi dei reati p. e p. dagli articoli:
1. Concorso formale in reato continuato (art. 81 c.p.);
2. Pene per coloro che concorrono nel reato (art. 110 c.p.);
3. Circostanze aggravanti (art. 112 c.p);
4. Abuso d’ufficio (art. 323 c.p.);
5. Omissioni d’atti d’ufficio (art. 328 c.p.);
6. Associazione a delinquere (art .416 bis);
7. Tentata Strage (art. 422c.p.);
8. Crollo di costruzioni o altri disastri dolosii (art. 434 c.p.);
9. Delitti colposi di danno (art. 449 c.p.);
10. Ripristino dello stato dei luoghi (art. 452-duodecies c.p.);
11. Tentato Omicidio (art. 575 c.p.);
12. Tentata Lesione personale (art. 582 c.p.);
13. Ed eventuali altre fattispecie di reato che venissero rilevate nel corso delle indagini.-

LUOGO DI COMMISSIONE :

DENOMINAZIONE SCUOLA INDIRIZZO SCUOLA RISCHIO SISMICITàPROGETTAZIONE ANTISISMICA ITTS ALESSANDRO VOLTA TIVOLI VIA   SANTA AGNESE 46 Non classificato a rischio NO VIA TIBURTO 44 VIA  TIBURTO 44 Non classificato a rischio NO
S.M.S.ANNESSA C.N."A.DI SAVOIA" PIAZZA   GARIBALDI  N.1 Non classificato a rischio NO
CONVITTO NAZ."A.DI SAVOIA,DUCA D'AOSTA" PIAZZA   GARIBALDI 1 Non classificato a rischio NO

NESSUNO DI QUESTI EDIFICI È A NORMA ANTISISMICA

Come la gran parte degli edifici scolastici di Tivoli
TEMPO DI COMMISSIONE : Reati in corso di esecuzione;
PERSONE OFFESE:  la Repubblica italiana, tutti i Cittadini italiani, la Nazione italiana.
CARDINI E FONDAMENTA DI RIFERIMENTO :
Costituzione : Artt. 2; 30; 32; 34;                                                
Art. 2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo,.. omissis ….

Art. 30. È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, … omissis …
Art. 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, … omissis ....
Art. 34. La scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita... omissis....
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

Adempimenti in premessa
Per poter utilizzare edifici  (in particolare pubblici.... occorre fra l'altro.... Il Certificato di agibilità...
Il certificato di agibilità è un documento che attesta la sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico degli edifici. Viene richiesto dopo 15 giorni dalla fine dei lavori.  Sostituisce ed integra l'ex certificato di abitabilità.

La domanda deve essere effettuata entro 15 giorni dalla conclusione dei lavori di finitura. Il richiedente dovrà presentare i seguenti documenti:
1) Richiesta di accatastanento dell'immobile.
2) Una dichiarazione del richiedente ove si attesta la avvenuta prosciugatura dei muri e salubrità degli ambienti.
3) La dichiarazione di conformità della costruzione al progetto edilizio approvato dal comune.
4) La Dichiarazione di conformità degli impianti (ai sensi del DM 37/08) rilasciata dalla ditta installatrice.
5) ACE: Attestato di Certificazione Energetica

Il Comune ha 30 giorni per analizzare la documentazione consegnata. Inoltre dovrà valutare la presenza delle seguenti dichiarazioni tecniche:
1) Il collaudo statico;
2) La certificazione di conformità antisismica;
3) La dichiarazione di conformità delle opere realizzate alla normativa vigente in materia di accessibilità e superamento delle barriere architettoniche

L'Art.24 comma 2 definisce i casi in cui bisogna richiedere l'agibilità:
A) Nuove costruzioni
B) Ricostruzioni o sopraelevazioni anche parziali
C) Tutti gli interventi sugli immobili esistenti che possono modificare le condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e funzionalità degli impianti.

A differenza del precedente certificato di abitabilità che poteva essere richiesto solo dal proprietario (DPR 425/1994), il certificato di agibilità può essere richiesto da vari soggetti :
1) Il titolare del permesso di costruire;
2) Il soggetto titolare della SCIA, CILA, DIA
3) Il proprietario
4) I loro successori o aventi causa (anche genitori di alunni o semplici cittadini).
I tempi per l'accettazione della richiesta sono:
A) 30 giorni se al momento della consegna del progetto al comune è stata richiesto anche il parere della ASL sul rispetto delle normative igienico-sanitarie.
B) 60 giorni se il parere della ASL è stato sostituito da un'autocertificazione.
Nonostante questo strumento, Il Comune mantiene la facoltà, se lo ritiene necessario, di dichiarare l'inagibilità di un immobile per motivi "igienici". (Art. 26 DPR 380/01)
Il silenzio assenso si può formare solo se sono stati consegnati i documenti richiesti e gli stessi sono regolari e rispondenti alle normative.
In passato esistevano 2 documenti distinti: abitabilità rilasciata per le abitazioni ed agibilità per gli immobili con destinazioni diverse (negozi, uffici, laboratori, etc.). Nonostante questa differenza fosse presente nella pratica, ufficialmente esisteva solo l'abitabilità.
Il Testo Unico DPR 380 nel 2001 ha chiarito questa ambiguità introducendo negli articoli 24,25 e 26 l'esistenza di un solo documento: il certificato di agibilità. Rispetto al passato, il testo unico prevede che l'agibilità debba essere richiesta per tutte le destinazioni d'uso.

Diverse sentenze hanno confermato che il certificato di agibilità ha funzione di attestare la regolarità dell'edificio dal punto di vista igienico-sanitario, del risparmio energetico e della sicurezza.
Il soggetto che non presenta la richiesta del certificato di agibilità entro 15 giorni dalla data di conlusione dei lavori di finitura è sanzionato con una pena amministrativa pecuniaria da 77 a 464
euro (Art. 24 co. 3 DPR 380/01). I presidi e direttori didattici in qualità di pubblici ufficiali nell’esercizio delle proprie funzioni ricadono inoltre nel reato di omissione d’atti
d’ufficio (art. 328 c.p.), e qualora ravvisabile anche falso in atto pubblico ed altri fattispecie di reato elencate sopra .

Evoluzione normativa sismica in Italia
(http://www.ingegneriasismicaitaliana.com/it/24/normative/)
1937 –Regio Decreto n.2105 del 22 Novembre 1937 Norme tecniche ed igieniche per le riparazioni, ricostruzioni e nuove costruzioni degli edifici pubblici e privati nei comuni o frazioni di comune dichiarati zone sismiche.”Tali norme portarono ad una riduzione delle azioni sismiche sulle strutture.Inoltre si perse la visone di natura dinamica del sisma, concetto che venne ripreso solo nel 1975.
1962 –Legge n.1684 del 25 Novembre 1962 Provvedimenti per l'edilizia,con particolari prescrizioni per le zone sismiche .
1969 –Circolare Ministeriale LL.PP.n.6090 dell ’11 Agosto 1969 Norme per la progettazione,il calcolo, l' esecuzione e il collaudo di costruzioni con strutture prefabbricate in zone asismiche e sismiche ?A seguito del terremoto di Belice del 1968.
1974 –Legge n.64 del 2 Febbraio 1974 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche . Il carattere distintivo di tale legge. stata la possibilità di aggiornare le norme sismiche ogni qualvolta fosse giustificato dall' evolversi delle conoscenze dei fenomeni sismici, mentre per la classificazione sismica si è operato,come per il passato,attraverso l inserimento di nuovi comuni colpiti dai nuovi terremoti.
1976 –Legge n.176 del 26 Aprile 1976 Norme per l istituzione del servizio sismico e disposizioni inerenti ai movimenti simici del 1971,del Novembre e Dicembre 1972,del Dicembre 1974 e del Gennaio 1975, in comuni della provincia di Perugia.
1977 –Legge Regionale del Friuli Venezia Giulia n.30 del 20 Giugno 1977 Nuove procedure per il recupero statico e funzionale degli edifici colpiti dagli eventi tellurici ”.Introduce il metodo di calcolo POR per le murature.
1981 –Decreto Ministeriale 7 Marzo 1981 Dichiarazione in zone sismiche nelle regioni Basilicata,
Campania e Puglia  .Riguardante la classificazione sismica del territorio e basati su uno studio del CNR
1986 –Decreto Ministeriale LL.PP.del 24 Gennaio 1986 .Norme tecniche relative alle costruzioni
antisismiche .
1996 -Decreto Ministeriale del 16 Gennaio 1996.Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche.”
1998 –Decreto Legge n.6 del 30 Gennaio 1998 Ulteriori interventi urgenti in favore delle zone terremotate delle regioni Marche e Umbria e di altre zone colpite da eventi calamitosi ”
2001 –Legge n.401 del 9 Novembre 2001 Conversione in legge,con modificazioni,del decreto-legge 7 settembre 2001,n.343,recante disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento
operativo delle strutture preposte alle attivitàdi protezione civile. Tale legge sopprime l ’Agenzia delle Protezione Civile con il Dipartimento della Protezione Civile attribuendo a quest ’ultimo la competenza per la definizione e gestione delle zone sismiche.
2003 –Ordinanza del Consiglio dei Ministri OPCM n.3274 del 20 Marzo 2003 Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e normative tecniche per le costruzioni in zona sismica . Per la prima volta si recepivano i contenuti degli

Eurocodici,rendendo obbligatorio il calcolo semiprobabilistico agli stati limite e le analisi dinamiche con spettro di risposta adottata dalla Protezione Civile a seguito del terremoto del Molise del 2002.Mai diventata cogente!!!
2008 –Decreto Ministeriale del 14 Gennaio 2008.Norme Tecniche per le Costruzioni.”Entrato in vigore nel 1 Luglio 2009 a seguito del terremoto dell ’Aquila dell ’Aprile 2009 .
2012 –Decreto Legge n.74 del 6 Giugno 2012 Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna,Modena,Ferrara,Mantova,Reggio Emilia e Rovigo,il 20 e il 29 maggio 2012.
Valutazione di Sicurezza delle Costruzioni Strategiche o Rilevanti (art. 2 OPCM 3274/2003) •
Il comma 3 obbliga i proprietari, pubblici e privati, a sottoporre a verifica le opere (edifici e opere infrastrutturali) di interesse strategico o rilevante, progettate secondo norme antecedenti al 1984 o situate in Comuni la cui attuale classificazione sismica risulti più severa rispetto a quella dell’epoca di realizzazione.
Il comma 3 dice che, alla luce delle risorse finanziarie disponibili e del patrimonio immobiliare da verificare, si dovranno effettuare le verifiche di vulnerabilità sismica dando priorità alle opere ubicate nelle zone a più alto rischio e fissa il termine per la conclusione delle verifiche in 5 anni dall'entrata in vigore dell'Ordinanza (ovvero Novembre 2008). Tale termine è stato più volte prorogato.....

ULTIMA PROROGA:

31 marzo 2013 (Legge di stabilità n.228/2012, art.1, com. 421).
Il comma 6 prevede che, conclusa la fase di verifica di vulnerabilità, qualora si fosse evidenziata l'inadeguatezza strutturale delle opere nei confronti dell'azione sismica, i
proprietari/conduttori debbano tener conto della necessità di realizzare degli interventi di adeguamento sismico nella redazione dei piani finanziari.
ALLEGATO B (D.G.R. 28 novembre 2003, n. 3645) CATEGORIE DI EDIFICI E OPERE INFRASTRUTTURALI CHE POSSONO ASSUMERE RILEVANZA IN RELAZIONE ALLE CONSEGUENZE DI UN EVENTUALE COLLASSO (art.2 comma 3 – Ordinanza PCM n.3274/03)
Il presente elenco attiene a Categorie di edifici ed opere infrastrutturali di competenza regionale che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso ed è parte integrante dell’elenco di cui alle opere di competenza dello Stato predisposto dal Dipartimento per la Protezione Civile.

EDIFICI RILEVANTI :

Edifici destinati a qualsiasi attività di altezza superiore ai 24 metri alla linea di gronda.
Edifici in tutto o in parte destinati ad attività di:
1. Asili e scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private;
2. Stadi, palazzetti dello sport e palestre;
3. Altre strutture pubbliche e private di cui al comparto sanitario (AULSS), .... omissis ...
Valutazione di Sicurezza delle Costruzioni Strategiche o Rilevanti
(provvedimenti successivi al OPCM 3274/2003)
• Circolare DPC/SISM/0031471 del 21 aprile 2010 ha chiarito che: "...la verifica è obbligatoria mentre non lo è l'intervento di adeguamento, a meno che non si disponga di risorse ordinarie sufficienti....Le verifiche suddette sono a carico dei proprietari o dei gestori delle opere,
i quali sono in ogni caso responsabili della mancata effettuazione delle stesse...".
Per incentivare l'effettuazione delle stesse sono stati erogati dei contributi statali/regionali (L. 77/2010).
• Circolare DPC/SISM/0075499 del 7 ottobre 2010, con riferimento al punto C8.3 della circolare n.617 esplicativa delle NTC2008, ha chiarito che: - nel caso di inadeguatezza di un'opera nei confronti delle azioni permanenti e di esercizio, gli interventi di messa in sicurezza sono necessari ed improcrastinabili;
- nel caso di inadeguatezza dell'opera nei confronti dell'azione sismica, non è previsto l'obbligo di adeguamento, tuttavia i proprietari dovranno, in base alla gravità delle carenze, alla vita nominale restante della costruzione ed alle disponibilità economiche, definire dei livelli di sicurezza da garantire per mezzo di interventi di miglioramento sismico da realizzare in un tempo compatibile con le condizioni di rischio riscontrate.
Costruzioni Esistenti – richiami delle NTC 2008
Valutazione di Sicurezza delle Costruzioni Esistenti: OBBLIGO
La valutazione di sicurezza è obbligatoria per una costruzione esistente quando ricorra anche una delle seguenti situazioni:
- riduzione evidente della capacità resistente e/o deformativa della struttura o di alcune sue parti dovuta ad azioni ambientali (sisma, vento, neve e temperatura), significativo degrado e
- decadimento delle caratteristiche meccaniche dei materiali, azioni eccezionali (urti, incendi, esplosioni), situazioni di funzionamento ed uso anomalo, deformazioni significative imposte da cedimenti del terreno di fondazione :
- provati gravi errori di progetto o
- di costruzione;
- cambio della destinazione d’uso della costruzione o di parti di essa, con variazione significativa dei carichi variabili e/o della classe d’uso della costruzione;
- interventi non dichiaratamente strutturali, qualora essi interagiscano, anche solo in parte, con elementi aventi funzione strutturale e, in modo consistente, ne riducano la capacità o ne modifichino la rigidezza.
La valutazione della sicurezza dovrà effettuarsi ogni qual volta si eseguano gli interventi strutturali di cui al punto 8.4, e dovrà determinare il livello di sicurezza prima e dopo l’intervento.


I FATTI

Da qualche tempo sul sito del MIUR sono disponibili alcune banche dati, che hanno scoperchiato il vaso di Pandora dei dati (appunto) che mettono a nudo tutte le criticità del vestustissimo sistema scolastico italiano dati rintraciabili agli indirizzi web (ed analoghi):
http://dati.istruzione.it/opendata/opendata/catalogo/elements1/leaf/?datasetId=DS0250EDIVINCOLISTA
http://dati.istruzione.it/opendata/opendata/catalogo/elements1/?area=Scuole
DATI SU CUI BASIAMO L’ATTUALE QUERELA ..  e su cui i quotidiani si sono sbizzarriti….
Titoli di quotidiani :
https://www.wired.it/attualita/ambiente/2017/03/22/scuole-terremoti-edifici/
Scuole e terremoti, in regola solo un edificio su otto...Secondo gli open data del Miur solo l’11,8% delle scuole italiane è stato costruito, o ristrutturato, secondo la normativa antisismica.
http://espresso.repubblica.it/inchieste/2017/06/01/news/scuola-9-istituti-su-10-non-sono-antisismici-mappa-di-tutti-edifici-a-rischio-1.301034
Scuola, 9 istituti su 10 non sono antisismici: ecco la mappa di tutti gli edifici a rischio.
Per la prima volta il Miur diffonde i dati sull'edilizia scolastica. E si scopre che le strutture sicure costituiscono l'eccezione e non la regola. Scoprite nel nostro interattivo qual è a situazione nella vostra città.
http://www.infodata.ilsole24ore.com/2017/06/27/italia-gli-edifici-scolastici-costruiti-senza-alcun-rispetto-delle-norme-antisismiche-zone-ad-elevato-rischio-terremoti/
In Italia gli edifici scolastici costruiti senza alcun rispetto delle norme antisismiche in zone ad elevato rischio terremoti.
Ultimamente abbiamo avuti tutti gli occhi puntati sulla scuola di Amatrice crollata nonostante fosse stata rifatta recentemente secondo le vigenti normative antisismiche ma la domanda che ogni genitore, insegnate, dirigente o collaboratore scolastico deve porsi alla riapertura della sua scuola è: quanto è sicuro il luogo dove insegno? La mia scuola da chi è stata costruita?
Nei cassetti del preside o del sindaco c’è il certificato di relazione geologica e geotecnica?
E quello di agibilità statica?
Chi è il responsabile del servizio di prevenzione e protezione?
Ma soprattutto che ne sarà dei miei ragazzi se malauguratamente lo sciame sismico che sta impervesando anche in questi ultimi giorni nel centro Italia da Macerata a Grosseto alla Calabria degenerasse ed invece che verificarsi di notte fosse di giorno e magari di catastrofica potenza??
Dai dati oggettivi per dimostrare ciò che deve essere chiaro a tutti: le nostre scuole non sono sicure, tutte o quasi. Non prendiamoci in giro: tra i responsabili delle stragi ci siete anche voi, c’è il vostro nullo senso di cittadinanza attiva.
A livello nazionale il numero di scuole presenti in territorio sismico è il 54% del totale degli edifici pubblici. Nelle zone classificate uno e due (ad elevato rischio) ci sono 13.742 edifici che rappresentano quasi il 30% del totale.
Secondo l’ultimo rapporto presentato da Legambiente gli edifici in cui è stata eseguita la verifica di vulnerabilità antisismica tra i comuni a rischio nella zona 1 e 2 sono il 26,8%. ..... e gli altri????
Il Documento di valutazione dei rischi risulta predisposto nel 72% delle scuole.
Il certificato di agibilità statica secondo il dossier 2015 di “Cittadinanzattiva” era assente nel 30% delle scuole monitorate: questo perché il 50% delle aule è stato costruito prima del 1971, quando è entrato in vigore l’obbligo del collaudo.
In tutta la provincia di Roma, per esempio, su oltre 2mila scuole censite, di progettate o adeguate in seguito alle norme antisismiche ne risultano soltanto 60. A Milano sono invece 33, a Napoli 151, e così via. In province come Cagliari, Oristano, Sassari, Gorizia e Trieste non ne compare neppure una.
Il MIUR ricorda che: «I dati presenti in anagrafe sono inseriti dagli enti locali ai quali compete la gestione degli edifici», ovvero «i Comuni per le scuole del primo ciclo e le Province per le scuole del secondo ciclo».
In alcune occasioni le informazioni sono mancanti, e questo significa che «l’ente locale competente, al momento dell’inserimento dei dati, non ha indicato nulla», dunque è ad esso che vanno imputate eventuali mancanze o errori.

Nel 77% dei casi, si evince dall’Anagrafe, gli edifici scolastici sono di proprietà dei Comuni, mentre nel 9% appartengono alle Province. Un 2% è riconducibile ad altri Enti pubblici e una percentuale uguale a società o persone private.
Il 39% è in possesso del certificato di agibilità/abitabilità. Al riguardo è da ricordare che il 50% degli edifici scolastici è stato costruito prima del 1971, anno di entrata in vigore della normativa che rende obbligatorio il certificato di collaudo statico.
L’agibilità, dunque, va confrontata con tale dato e con gli ulteriori adempimenti previsti dalla normativa vigente.
D’altra parte l’età dell’edificio è «sicuramente rilevante» perché La normativa del 2008 è molto diversa da quella che si applicava 50 anni fa.
L’ingegneria sismica è una scienza piuttosto recente, e all’ epoca si sapeva molto meno di quanto si sa oggi. Le leggi attuali sono molto più avanzate, con criteri di progettazione diversi e la tecnica  di costruzione molto più evoluta.
Inoltre una struttura con più di 50 anni va controllata, per verificare qual è lo stato di conservazione dei materiali e se vi sono segni di deterioramento.
Ma non basta un certificato a rendere gli edifici scolastici sicuri... : 
L’articolo 33 del D.Lgs. 81/08 è chiaro, ne consegue che il ruolo di Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dev’essere assunto da persone che si rendono conto della responsabilità di tale incarico.
A noi cittadini tutti il compito di essere maestri, genitori, presidi attivi e responsabili.

CONCLUSIONI

Le disposizione legislative oggi vigenti (leggi, decreti, ordinanze) e i vari chiarimenti forniti da Ministeri e Protezione Civile:
a) Dispongono l’obbligo di verifica sismica di edifici strategici o rilevanti
b) Dispongono l’obbligo di verifica statica e sismica di qualsiasi edificio nei casi previsti dall’§8.3 delle NTC08;
c) Nonché l’obbligo di adeguamento statico (sempre) ...;
d) e sismico (nelle precise condizioni specificate all’§8.4.1 NTC08) ;
e) Qualora l’esito della verifica sismica sia negativo oltre determinati limiti, dispongono l’obbligo di pianificare in tempi ragionevoli e proporzionati alla gravità della situazione degli adeguati interventi di miglioramento o adeguamento sismico;
f) Salvo i casi di cui all’§8.4.1 NTC08, il miglioramento sismico è sempre attuabile (livello minimo consigliato di indice di sicurezza post-intervento 60%).
Ci si attende una precisa indicazione in tal senso nelle Norme Tecniche di prossima emissione.
Vi sono moltissimi e pesanti profili di responsabilità penale e civile per:
- Proprietari o conduttori di edifici strategici o rilevanti che non facciano eseguire la verifica sismica;
- Proprietari o conduttori di edifici che nei casi previsti dal §8.4.1.delle NTC08 non eseguano i necessari adeguamenti statici e sismici ;
- Proprietari o conduttori di edifici di cui comprovata deficienza sismica che, compatibilmente con la disponibilità economica, non programmino nei tempi utili adeguati interventi di miglioramento;
- Professionisti che a vario titolo intervengono negli interventi edilizi senza segnalare al proprietario/conduttore i suddetti obblighi
- Professionisti che a vario titolo intervengono negli interventi edilizi e operino con imperizia non migliorando, o anzi peggiorando, la staticità o resilienza sismica degli edifici esistenti
Siamo qui per evidenziare, e far risaltare l’assoluta irregolarità ed illegalità del Comune di Ladispoli e delle sue attuali e passate amministrazioni, in quanto su 35 (trentacinque) plessi scolastici censiti... ben 28 (ventotto) sono del tutto fuori norma ed in violazione di legge.

CHIEDIAMO QUINDI DI :

1) procedere all’immediata citazione in giudizio di coloro in epigrafe che persistessero nel comportamento omissivo nel non aderire alle finalità fin qui enunciate di difesa e tutela del diritto alla sicurezza degli studenti e dei lavoratori operanti all'interno dei plessi scolastici, nella piena applicazione dell’art. 32 e 34  della Costituzione dello Stato ..;

2) visto il grave potenziale stato di pericolo…. Senza indugio porre sotto sequestro i plessi senza i necessari requisiti di legge come qui più volte sopra richiamato;

3) e per le stesse ragioni ed argomentazioni impedire l’accesso del personale docente, degli altri operatori, e soprattutto degli alunni alle aree non asseverate da corretta verifica statico – sismica e quant’altro aspetto della sicurezza ed agibilità degli ambienti.

4) di procedere per la penale punizione dei colpevoli ai fini di:

a) assicurare la prova dei reati;
b) impedirne la soppressione e l’inquinamento delle prove
c) impedire la continuazione dei reati.

Ricordo, sottolineo ed enfatizzo ad uso di tutti coloro che ci leggono rammentando l’obbligatorietà dell’azione penale in caso di evidenti violazioni di legge, ricordo altresì il giuramento prestato nei confronti della Costituzione, delle Istituzioni, della Repubblica, dello Stato e dei Cittadini italiani tutti, a cui l’operato di questo giudice, dei pubblici amministratori e funzionari si devono uniformare e devono rispondere, e di cui noi a nostra volta saremo severi giudici.

Chiediamo quindi la punizione nei termini di legge per tutti i reati sopra contestati, e quant’altro ravvisabile nell’esposizione dei fatti a scaturenti dalle indagini, il ripristino della legalità, della giustizia e le più severe sanzioni e condanne previste dalla LEGGE.

Ci riserviamo inoltre di costituirci parte civile nell’instaurando procedimento penale;
e, ai sensi dell’ex art. 408 c.p.p., chiediamo di essere avvisati in caso di richiesta di archiviazione.
Chiediamo inoltre di essere avvisati in caso di proroga del termine delle indagini preliminari, ex art. 405 c.p.p., e di essere sentiti personalmente

Rimanendo a disposizione.


Per AlbaMediterranea                                                               

Per Assoconsumatori                       



http://sadefenza.blogspot.com/2018/05/denunciato-presidente-della-repubblica.html

Allegata sentenza Corte di Cassazione n°190 del 08/01/2018



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Il MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI SMENTISCE GLI USA: L'EGITTO NON MANDERÀ TRUPPE IN SIRIA

Il MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI SMENTISCE GLI USA: L'EGITTO NON MANDERÀ TRUPPE IN SIRIA

South Front 
Sa Defenza 



Immagine illustrativa: Reuters

14 maggio, durante le trattative tra i ministri degli esteri e della difesa russi ed egiziani sul formato 2 + 2, il Ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha ribadito che l'Egitto non avrebbe inviato le sue truppe in Siria per stabilizzare la situazione, ha riferito l'agenzia di stampa russa TASS .
"L'Egitto ha ripetutamente sottolineato che non invierà le sue truppe al di fuori del suo territorio in quanto la dottrina militare egiziana stabilisce che le forze armate egiziane devono difendere solo i confini. Discutiamo tali questioni solo dal punto di vista teorico come possibili passi ", ha detto Shoukry.
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha sottolineato che Mosca "apprezza la posizione assunta dall'Egitto".

Il 4 maggio, un portavoce del Ministero degli Affari Esteri egiziano, Ahmed Abu Zeid, ha dichiarato che le precedenti dichiarazioni di Shoukry sulla possibilità di schierare truppe arabe in Siria "non riguardavano l'Egitto", secondo il quotidiano egiziano Al-Ahram .
"L'Egitto non invia truppe al di fuori del suo territorio a meno che non sia conforme alla costituzione e ai meccanismi legali e politici", ha detto Ahmed Abu Zeid.
Queste dichiarazioni arrivano dopo le voci secondo le quali Washington sta progettando di sostituire parte delle truppe americane in Siria con un contingente arabo.

Il 4 aprile, l'inviato presidenziale speciale degli Stati Uniti per la coalizione globale contro l'ISIS, Brett H. McGurk, ha osservato che i funzionari statunitensi dovevano "andare dai nostri partner della coalizione e ricordare loro che la loro coalizione ha un ruolo importante" nel portare la pace nell'Est del Medio Oriente.

Secondo quanto riferito, Washington ha invitato l'Egitto, l'Arabia Saudita, il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti (EAU) a destinare finanziamenti per gli sforzi di ricostruzione e a fornire truppe per una forza regionale incentrata per la prevenzione di ISIS.

Il 17 aprile, l'Arabia Saudita ha dichiarato la sua disponibilità a inviare truppe in Siria come parte della coalizione guidata dagli Stati Uniti, se fosse stata presa una decisione di allargarla.

Il 24 aprile, il ministro degli Esteri saudita Adel al-Jubeir ha lanciato un avvertimento al Qatar, dicendo che dovrebbe pagare per la presenza delle forze militari statunitensi in Siria.

Il 30 aprile, il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Jim Mattis, si è opposto alla decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump al ritiro delle truppe USA dalla Siria. Mattis ha sottolineato che Washington "non vuole semplicemente ritirarsi prima che i diplomatici abbiano vinto la pace".

Allo stesso tempo, Washington sta costruendo una grande installazione militare nella provincia di Deir Ez-Zor, riferisce l'agenzia di stampa iraniana Fars il 14 maggio citando sue fonti.


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